Conservare il ricordo, o meglio, la memoria aiuta a non dimenticare quello che siamo e da dove veniamo.
Le nostre vicende più recenti evidenziano che uomini delle Istituzioni, in più di un’occasione, sono stati trucidati dalle mafie perché non hanno indietreggiato di fronte al loro senso di responsabilità e al senso del dovere. Hanno lottato, a volte anche tra l’indifferenza generale, fino al supremo sacrificio delle loro vite.
Ricordo, per tutti, il sacrificio di Falcone e Borsellino morti con abnegazione per il trionfo dei valori di civiltà e di solidarietà contro l’iniquità e il malaffare che conosce la sola legge della violenza gratuita e non teme di colpire non solo chi li contrasta per il loro ruolo istituzionale, ma anche gli innocenti che reclamano il loro spazio di libertà.
Ma per rendere sempre vivi e palpabili i principi della legalità e dell’ “honeste vivere” da dove bisogna partire, da dove bisogna cominciare ?
Come sempre bisogna partire dalle scuole per portare sempre più avanti il progetto di legalità, per aprire una riflessione sui temi del coraggio quotidiano, fondato sul rispetto delle regole, sull’attenzione ai bisogni dell’altro, sulla disponibilità ad essere solidali, nello spirito della relazione tra il “tu” e l’ ”io” e tra le esigenze della comunità sociale e quelle del singolo.
Fedele a questi principi e, nell’ottica di mantenere viva la memoria di chi ha lottato, fino al sacrificio della propria vita, la preside dell’Istituto comprensivo Virgilio IV di Napoli (Scampia), la dott.ssa Lucia Vollaro, sempre pronta ad assumere iniziative formative per i ragazzi del suo plesso scolastico, ha organizzato per il giorno 27 aprile un incontro dei giovani studenti della sua scuola con uomini delle Istituzioni, che ricoprono incarichi delicati nella lotta contro le mafie e il malaffare.
Si tratta di un nutrito parterre, nel quale si annoverano personaggi di primo piano, come Lucia Fortini, assessore alla scuola della ragione Campania, Ettore Acerra, Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Maria Filippone, vicesindaco con delega all’Istruzione, Antonio De Iesu, già questore, assessore alla polizia municipale, Nicola Nardella, presidente della Municipalità 8, Enrico Scardone, Generale comandante provinciale dei Carabinieri, Bruno Mandato, primo dirigente del commissariato di Scampia, Gaetano Vassallo, Comandante di reparto della Polizia municipale.
I ragazzi della scuola Virgilio IV di Scampia, potranno attingere dall’esperienza e dalla professionalità dei relatori elementi utili per la loro formazione e per consolidare il loro senso civico e di rispetto per gli altri.
Accennavo, prima al connubio fra le esigenze del singolo e quelle della comunità sociale. In realtà, il singolo non è più, né può essere la torre eburnea intorno a cui tutto ruota e intorno al quale si perseguono i propri vantaggi personali.
Ma, il singolo deve essere, al contrario, aperto al dialogo, consapevole dei bisogni dell’altro, in un’ottica di rispetto delle norme e di attenzione verso i valori di una società giusta, nella quale l’uomo sia “homo hominis amicus”.
Il messaggio della legalità, come rapporto di responsabilità e di fiducia passa inevitabilmente attraverso la fondazione di un rapporto di collaborazione con le Istituzioni e i singoli cittadini.
E la scuola, che è palestra di formazione del cittadino è il luogo più idoneo per formare i caratteri dei più giovani e coltivare lo spirito di rispetto che è presente nell’animo dei giovani.
Basta avere la pazienza di portarlo alla luce e di stimolarne la crescita attraverso l’attività degli insegnanti, le iniziative, come quelle della preside Lucia Vollaro, il calore delle famiglie di appartenenza.
Lì 26 aprile 2022
Caterina Viola
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