• ORTI SOCIALI AD ARICCIA

    5.06.2021 – Importante iniziativa di aiuto e di sostegno contro la solitudine sociale

    a cura di Caterina Viola

    In questo periodo imperversa ancora la pandemia causata dal Covid 19, anche se si avvertono, per fortuna, i primi segni di un possibile superamento del male che ci affligge da alcuni anni.

    L’uso massiccio dei vaccini ed un comportamento il più possibile ispirato alla prudenza sembrano essere le armi vincenti contro il Covid, anche se è convinzione acclarata che non bisogna allentare le norme di prudenza (in particolare, l’uso della mascherina e la frequentazione senza regole ad assembramenti in luoghi senza areazione sufficiente) se effettivamente s’intende mettersi alle spalle il contagio.

    Se, come tutti ci auguriamo, è, al più presto, raggiungibile l’immunità di gregge, mettendoci in tal modo veramente alla spalle il Covid 19, è tuttavia sicuro che non saremo più gli stessi e che, complice anche il Covid, le diseguaglianze sociali, le difficoltà economiche e una certa diffusa illegalità, quest’ultima purtroppo da tempo presente nella nostra società, non ci abbandoneranno di certo, anzi molto probabilmente saranno destinate ad aumentare.

    Per tale motivo, vanno salutate con entusiasmo quelle iniziative che tendono ad incidere nel tessuto sociale e che si prefiggono di dare una mano a chi ha bisogno di un sostegno e di un aiuto che rompa i lacci di situazioni di solitudine sociale.

    Sono iniziative che si riflettono anche nel campo del contrasto alle illegalità, perché se è vero che non tutte le situazioni di emarginazione generano illegalità, è anche vero che proprio in quelle situazioni si intravedono spesso i germi di futuri comportamenti che si pongono in contrasto con il vivere civile.

    Una iniziativa particolarmente significativa nel contesto ora descritto è quella degli “Orti sociali” ad Ariccia.

    La Confraternita della Misericordia di Ariccia, capofila di una rete di associazioni (Croce Rossa e Mandaleo for Children) ha presentato alla Regione un progetto di utilità sociale che è stato ritenuto meritevole di finanziamento, denominato “SEMI DI INCLUSIONE” che prevede, tra le varie attività, la possibilità di organizzare e sostenere la coltivazione di orti sociali in favore di categorie fragili.

    Il comune di Ariccia, ritenendo a fini sociali valida l’iniziativa anche nel quadro della sempre più auspicata sinergia tra Istituzioni ed enti del terzo settore, ha inteso collaborare con la Confraternita per le finalità indicate concedendole in comodato d’uso gratuito per un periodo di tempo limitato un’ area avente destinazione d’uso agricola.

    L’Area è stata divisa in lotti che con procedure trasparenti e aperte a tutti coloro che ne avessero i requisiti sono stati assegnati in concessione temporanea ai richiedenti.

    Il centro d’ascolto della Confraternita, coordinato da Caterina Viola con la collaborazione delle volontarie che da anni vi partecipano ha fatto da filtro alle richieste, assumendosi l’onere di seguire gli sviluppi del progetto.

    Queste ultime valutate da una Commissione, operante in base ad un Regolamento di pubblico dominio contenente, nel dettaglio, la normativa di funzionamento delle concessioni, sono state selezionate per l’assegnazione dei lotti.

    Per stretta connessione di materia, Loredana Mariani, assessore alle politiche sociali e Presidente della Commissione selezionatrice delle richieste, ha svolto un ruolo decisivo nella vicenda insieme a Matteo Giobbi, consigliere delegato all’agricoltura, e al sindaco del Comune di Ariccia, Gianluca Staccoli, in quanto vertice dell’Ente.

    Gli “Orti Sociali” così come si sono venuti a strutturare costituiscono, dunque, un progetto significativo idoneo a sollecitare in ciascun beneficiario una spinta verso il senso di auto-responsabilità e l’inserimento attivo nelle alchimie sociali. Allo stesso tempo agevolano una valorizzazione di un terreno agricolo che necessita di cure più assidue.

    Tali obbiettivi possono essere perseguiti grazie alla determinazione e al senso di responsabilità di ciascun beneficiario dell’assegnazione.

    Gli “Orti sociali”, peraltro di dimensioni limitate e utilizzabili per coltivazioni di “ortaggi, piccoli frutti e fiori” (art. 1 del Regolamento) non sono, quindi, legati a soli fini di consumo dei concessionari ma acquisiscono nel tempo valori sociali, educativi e di tutela della natura.

    Essi ambiscono, perciò, a connotarsi come conduzione coordinata di servizi legati al territorio, in quanto favoriscono un’ attività di socializzazione e di sinergie operative.

    Antonio Galdo, noto giornalista e scrittore, in un suo libro (“L’egoismo è finito – la nuova civiltà dello stare insieme -. EINAUDI 2012 ) scrive testualmente:

    (…..)“”l’orto vi insegnerà a stare insieme, perché la terra vi sfida a non litigare’”…..(…..) “”l’egoismo non può funzionare come bussola di una civiltà. (….) La Grande Crisi marca la fine di un paradigma, di un pensiero unico, e ci spinge alla ricerca di nuovi fondamentali, non solo economici (….).

    (…..) In questo senso l’egoismo è finito. È finito perché, come diceva Aristotele: “non si può essere felici da soli”. (….) Una nuova condivisione verde, dagli orti urbani agli orti verticali (….). Una nuova concezione del lavoro e dei luoghi in cui svolgerlo, attraverso il coworking””(…..).

    Alla cerimonia della concessione in uso degli Orti sociali e delle prime attività svolte nell’impiantistica delle colture nei lotti, avvenuta il giorno il 5 giugno, hanno partecipato oltre ai concessionari, tutti gli altri fondamentali attori della vicenda: la Confraternita della Misericordia di Ariccia, rappresentata dal governatore Fernando Nasoni, con alcuni iscritti e con il vice-governatore, Marco Caroli, la responsabile del Centro di ascolto, già ricordata, con alcuni volontari del Centro stesso e la rappresentante della Croce Rossa, Chiara Leone.

    Naturalmente, era presente il Comune di Ariccia, concedente, in persona del sindaco e degli assessori alle politiche sociali e all’agricoltura anch’essi già ricordati, che hanno sottolineato l’importanza del momento con i loro interventi.

    Il Comune era rappresentato anche dalla presenza di alcuni vigili che hanno prestato servizio durante la cerimonia e dalla Protezione civile comunale, nonché da Michele Serafini, assessore all’Urbanistica e LL.PP.

    Erano anche presenti parenti ed amici degli interessati, oltre a semplici cittadini che hanno seguito con attenzione una manifestazione che, per i suoi contenuti, appariva come piuttosto inconsueta nella zona dei castelli romani e, comunque, con aspetti di novità.

    Si conclude accennando ad una simpatica   nota finale di costume: la partecipazione all’evento di bambini accompagnati dai genitori presenti alla manifestazione, fra cui uno dei nipotini di Loredana Mariani, l‘assessore alle politiche sociali più volte ricordata, particolarmente vivace ed attento agli accadimenti della giornata.

    Si pubblicano alcune foto scattate nel giorno della cerimonia di assegnazione.

     

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