Ho ricevuto un articolo, assai intenso per la profonda umanità e la stima commossa, che traspare tra le sue righe, scritto dal magistrato, Ottavio Sferlazza, che ha ricoperto incarichi di primo piano, fra cui, da ultimo, quello di Capo della Procura di Palmi.
L’articolo riguarda un collega di Sferlazza, il giudice Rosario Livatino, barbaramente ucciso, ormai oltre un trentennio fa, nei confronti del quale ha avuto inizio di recente il processo di beatificazione.
L’articolo tratteggia la figura del giudice ucciso con poche pennellate, dalle quali emerge la profonda stima di Sferlazza nei confronti dell’ucciso e il suo emozionante ricordo di una persona che, per amore della legalità, non ha esitato a sacrificare la sua giovane vita.
Ottavio Sferlazza ha anche diretto le indagini sull’assassinio di Livatino e sostenuto l’accusa nel processo contro gli autori del vile attentato che si è concluso con la condanna degli autori.
Perciò, la sua testimonianza acquista ancora più valore perché è fatta da un uomo che ha vissuto da vicino quei momenti tragici per il nostro intero paese, di un uomo che ha avuto il privilegio di condividere con Livatino, un rapporto, oltre che di colleganza per la professione svolta, anche di sincera e diuturna amicizia.
E’ per me un onore pubblicare nel sito l’articolo di Ottavio e ringraziarlo per quanto ha scritto.
Caterina Viola
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