• Ariccia 17 maggio 2019 – VI EDIZIONE VENTO DI LEGALITÀ’ – L’intervento di Caterina Viola

    E’ con piacere che partecipo all’incontro sulla legalità di oggi organizzato nella splendida cornice di Palazzo Chigi.

    Ringrazio per l’invito il Sindaco del  Comune di Ariccia,  Roberto Di Felice e tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita dell’evento, Assessori, Dirigenti e personale; saluto le Autorità presenti e tutti gli autorevoli relatori e il Comitato “Allegamente”, le persone che assistono ed in particolare i giovani studenti che, accompagnati dai loro docenti, sono convinta, parteciperanno, come sempre, con l’entusiasmo tipico della loro età alla varie fasi dei lavori previsti nella giornata di oggi.

    Comincio il mio intervento, che, vi preannuncio, sarà breve e sarà soprattutto rivolto ai più giovani perché non intendo rubare tempo ai prestigiosi relatori dell’incontro che parleranno ciascuno in base alle loro alte, specifiche, competenze.

    Il mio intervento vuole essere una breve testimonianza del comune sentire di una esponente della società civile che da, ormai vari anni, attraverso il Movimento “Vento di legalità”,  ha avuto la possibilità di organizzare incontri, proprio sul tema della legalità, a cui hanno partecipato studenti di numerose scuole.

    Incontri che si sono svolti in località a rischio, con la partecipazione di esponenti del mondo della cultura e delle Istituzioni, con la presenza di vittime delle mafie e di illustri Magistrati impegnati in prima linea nella lotta contro le illegalità di qualsiasi genere, che pesano sulle nostre comunità come un macigno opprimente, che creano false illusioni affossando il nostro sviluppo sociale riducendo gli uomini  quasi a spregevoli belve che non hanno più nulla di umano.

    Cari ragazzi, guardate quello che accade intorno a noi, riflettete un po’ sulle tristi notizie che sono spesso presenti nella stampa e nei media, che ci assalgono per la loro crudezza lacerando i nostri cuori.

    E’ di poche settimane  fa la notizia della barbarie accaduta a Napoli, notizia riportata su tutti i giornali, della bambina di quattro anni (la piccola Noemi) colpita da un vile assassino, con il capo coperto da un casco, che, nell’inseguire un altro delinquente, in una strada affollata da gente che era lì,  in modo pacifico, ad attendere alla proprie normali attività, ha esploso alcuni colpi di pistola.

    Uno di questi ha trapassato i polmoni della  bimba, che era in compagnia del nonno e che non aveva nessuna colpa: era lì con la sua innocenza e l’ingenuità di chi si sta aprendo alla vita.

    I suoi sogni, la sua gioia di vivere sono stati fatalmente frantumati dal gesto lucido, ma  carico di follia, di un vigliacco che, nel nome della più cruda illegalità, regolava i suoi conti con un altro delinquente senza alcuna preoccupazione che i suoi gesti  potessero coinvolgere, come di fatto è avvenuto, persone innocenti.

    Ho visto e, sicuramente, le avrete viste anche voi,  le immagini  di questa vicenda riprese da una telecamera di sorveglianza e riportate su youtube.

    Sono immagini raccapriccianti anche se poco nitide considerato il modo in cui sono state riprese. Tuttavia, si vede un uomo che fugge, un altro (il barbaro assassino, con il volto coperto) che lo insegue, sparando; poi si vede la bimba che, come un fagottino, si accascia su se stessa colpita. Si vede poi, in una sequenza che fa rabbrividire, l’assassino che, dopo aver esploso i colpi di pistola, ritorna sui suoi passi.

    L’assassino, ormai disumano nei suoi comportamenti, vede il corpo della bimba, lo ignora, anzi lo scavalca e senza alcuna pietà si allontana.

    Il dramma, ripreso dalla telecamera di sorveglianza, si conclude con un commovente gesto di pietà: il cameriere di un locale lì vicino, che si era nascosto accanto a dei tavoli, evidentemente per il timore di essere colpito,  si avvicina al corpicino della bimba, si inginocchia dinanzi a quel fagottino  cercando di prestare un primo soccorso.

    A questo punto, le immagini riportate su youtube si fermano, lasciando un senso di commozione e l’amaro in bocca per tanta vigliaccheria e gratuita ferocia.

    Ebbene, cari ragazzi queste immagini che ci lasciano un vuoto dentro costituiscono l’emblema della più riprovevole illegalità, una illegalità che si manifesta con crudeltà e con arroganza in una strada piena di gente incolpevole e che si spinge al punto di colpire anche anime innocenti.

    Queste immagini sono al vaglio degli inquirenti insieme ad altri elementi e potranno  sicuramente riuscire utili per individuare ed assicurare alla giustizia l’assassino e i suoi complici.

    Ora, voi chiederete, che cosa si può fare per combattere l’ illegalità nelle  sue varie forme a cominciare da quelle disumane come la  recente  vicenda che ci ha commossi?

    Certamente, l’illegalità va combattuta con le indagini di polizia, con strumenti di prevenzione e di contrasto adeguati, con i processi e con l’applicazione senza sconti delle leggi.

    Ma, ancora più a monte, l’illegalità va combattuta con la cultura, la sensibilizzazione e la diffusione dei valori della correttezza, della solidarietà e della giustizia.

    Un ruolo importante in questa opera di diffusione dei giusti valori  è affidato soprattutto a voi giovani perché voi siete il nostro futuro, siete destinati a raccogliere il testimone e ad assumere le vostre responsabilità nella società che, grazie al vostro apporto, potrà (e dovrà) essere più giusta di quella attuale.

    L’esperienza che ho fatto negli incontri organizzati dal Movimento “Vento di legalità”cui prima vi accennavo, con  gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, mi ha insegnato che il mondo giovanile è pronto a recepire questi valori anche se a volte certi atteggiamenti da parte di alcuni  possano far pensare il contrario.

    Questo è il motivo di questi eventi, come quello di oggi nella splendida cornice di Palazzo Chigi.

    Questo è il motivo di questa giornata sulla legalità: é la società civile, che attraverso le Personalità presenti, ma  soprattutto attraverso voi giovani e attraverso il mondo della scuola, si schiera contro il malaffare e le mafie, la società civile che fa sentire la sua voce, avendo come punta di diamante i più giovani che si mobilitano, contro la barbarie.

    Qualcosa del genere è avvenuto anche a Napoli dove centinaia di manifestanti hanno organizzato un sit-in per la legalità nel luogo dove è avvenuta la sparatoria, che ha colpito la piccola Noemi.

    Ma i sit-in, gli incontri sulla illegalità non bastano mai perché il livello di guardia sulle illegalità in tutte le sue varie forme da quelle più  subdole come, per esempio, quelle dei cosiddetti “colletti bianchi” a quelle tipiche di certa adolescenza, come il bullismo, la violenza di genere ad esempio, a quelle più efferate, che coinvolgono anime innocenti, come nel caso della piccola Noemi, è sempre più spesso superato, nonostante l’impegno delle forze dell’ordine e della Magistratura.

    Sta a noi tutti e, soprattutto a voi giovani, non arretrare di un passo, essere vigili e attenti, sta a noi proclamare, senza  pause, il nostro rifiuto contro il malaffare, sta a noi tutti non farsi ammaliare dalle sirene dei guadagni facili e senza fatica.

    E’ una scommessa che non possiamo perdere. Mi avvio, ora, verso la conclusione.

    La speranza di tempi migliori non ci deve mai abbandonare, come ci hanno insegnato, con il loro esempio uomini come Falcone e Borsellino che hanno lottato contro l’illegalità, senza riserve, sacrificando, per questo, la loro stessa vita, quando era ancora nel pieno vigore degli anni.

    La loro vicenda umana e il loro sacrificio non devono mai essere dimenticati.

    Buon proseguimento dei lavori a tutti.

     

    Caterina Viola

     

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