Slotmob organizzato dalle diciotto Associazioni aderenti al progetto L’Azzardo non è un gioco – Vinciamo la Ludopatia ad Albano
Nella giornata di sabato 9 giugno ad Albano Laziale vi è stata una mobilitazione di associazioni e realtà territoriali contro la ludopatia. L’iniziativa è stata organizzata e ha visto la partecipazione di varie sigle associative quali: Andosonlus, Caritas Diocesi di Albano, Chiara per i bambini nel mondo onlus, CNA Roma Castelli, Comitati di quartiere di Albano, Cooperativa Progetto Solidarietà Albano, Fare Castelli, FNP Cisl, Giovani per un mondo unito, Gruppo Scout Agesci Albano 1 e 2, Gruppo Scout CNGEI Ariccia, In medias res, Libera Castelli Romani, Uguali Diversamente, Unione Commercianti Albano Laziale, Vedere Altrimenti.
Alla giornata ha preso parte anche Caterina Viola, animatrice del progetto Vento di legalità, che ha così commentato:
“Ormai da un anno, infatti, portiamo avanti un progetto che mira alla sensibilizzazione sul tema delle dipendenze da gioco d’azzardo e all’attivazione di strumenti di contenimento dello stesso: un fenomeno che si abbatte soprattutto sulle fasce sociali più deboli, quelle già duramente colpite dalla crisi economica che da anni investe il nostro Paese.
Il progetto è culminato nella allegra giornata di oggi, 9 giugno 2018. Nella consapevolezza che le decisioni dei consumatori possono determinare un impatto etico straordinario, gli slotmob si ripropongono di promuovere quegli esercizi commerciali “virtuosi”, che, cioè, hanno scelto di non installare slot-machines nei loro locali, di non vendere gratta e vinci o altre forme di giochi d’azzardo”.
Per questo, guidati dall’energia musicale della Marching Band di Percussioni – diretta da Alessandro Pacifici – e dell’Associazione Culturale La Musica – di Roberto D’Andrea –, i volontari delle Associazioni hanno sfilato nelle strade di Albano centro, attirando l’attenzione di cittadini e passanti e fermandosi davanti ai bar “virtuosi”, a cui hanno consegnato una targa che ricordi che contrastare il gioco d’azzardo significa lasciare più spazio alle persone. Sono stati coinvolti: il bar-tabacchi “Francesco e Donatella Malandrino”, “ Caffè A. Carones”, “Caffè Fortini”, “Pompi”, “Fustock Birreria”, “Bar Fortini Lab”, “Bar Fortini Angelo Catering”, “Bar Pulcinelli Matilde”, “Bar di Borgo Garibaldi”, “Caffè China Gianluca”, “Namaste Caffè”, “Casa Victoria Bar”, “Caffè e dintorni”, “Bar Porta Pretoria”, “Caffetteria Civico 18″, “Caffetteria Fazio”, “Pasticceria Caffetteria Gelateria AL Duomo”, Bar Gianforchetti”.
“Nel 2017 gli italiani hanno giocato oltre 100 miliardi di Euro: ovvero, per capirci – continua Caterina Viola – più di quanto lo Stato abbia speso nello stesso anno per il settore scuola e poco meno di quanto speso per il settore sanità. Cercare di contenere il fenomeno non significa dar sfogo ad un ipocrita senso di proibizionismo, ma contrastare il costo sociale che il malaffare legato al gioco d’azzardo e le patologie legate allo stesso riversano sulla nostra società. Ci siamo impegnati con eventi di sensibilizzazione e percorsi di formazione per docenti ed alunni. Inoltre, ci siamo confrontati con le istituzioni, in particolare con la Asl, perché venga rafforzata l’offerta di servizi socio sanitari territoriali miranti alla prevenzione, cura e riabilitazione dei soggetti affetti dalle dipendenze da gioco d’azzardo, e con l’Amministrazione comunale di Albano, per l’adozione di un regolamento sulla disciplina ed il contrasto del fenomeno, a seguito, tra l’altro, dell’approvazione, da parte del Consiglio Comunale, di due mozioni sul tema: ci troviamo oggi a voler ribadire con forza che, per ottenere risultati concreti, è fondamentale che gli impegni presi da tutte le parti interessate non rimangano carta morta, ma si trasformino in azioni e scelte coraggiose e decise”. Conclude Caterina Viola.
If you enjoyed this article please consider sharing it!