Un dibattito sulla legalità durante il quale gli studenti hanno incontrato Francesco Monastero e Mariella Roberti
(Genzano di Roma – Attualità) – Un incontro sulla legalità, quello che ha avuto luogo questa mattina presso il liceo scientifico “Vailati” di Genzano. Incontro in cui gli studenti hanno avuto modo di confrontarsi con i magistrati, in particolare con il Presidente del Tribunale di Velletri, Francesco Monastero, e con la Presidente di sezione del Tribunale di Velletri, Mariella Roberti. Moderatrice dell’incontro la professoressa e scrittrice Caterina Viola, ideatrice del concorso “Vento di legalità”, le cui premiazioni hanno avuto luogo il 14 novembre scorso presso l’Alba Radians di Albano, anche alla presenza dell’allora Procuratore capo antimafia Pietro Grasso. Proprio una classe di questa scuola, la V C, arrivò prima a tale concorso, presentando un lavoro su Giuseppe Valarioti, vittima di ‘ndrangheta nel 1980; lavoro che i ragazzi hanno mostrato durante l’incontro. Scopo della giornata quello di indagare il confine tra legalità e illegalità, e la percezione che si ha della legalità nella nostra società, tenendo sempre a mente gli insegnamenti di due grandi magistrati, morti per mano della mafia, Falcone e Borsellino, e in particolare, come ha ricordato la professoressa Viola, l’insegnamento di non tacere di fronte l’illegalità. La stessa professoressa ha condiviso con i ragazzi la sua esperienza personale di siciliana costretta ad abbandonare la sua terra per essersi opposta pubblicamente, a soli 14 anni, ad un Padrino. Proprio da questa esperienza nasce il suo impegno nel sociale soprattutto a contatto con i giovani.
Ed è ai giovani che si sono rivolti anche i due magistrati, Monastero e Roberti, i quali hanno sottolineato l’importanza del ruolo dei cittadini nel contrastare ogni tipo di illegalità. Non bisogna infatti relegare questo compito agli operatori del diritto e alle forze dell’ordine, che tra l’altro intervengono quando il danno è già stato fatto, ma è compito di tutti cercare di operare in prevenzione. «I giovani devono entrate nella società con il piede giusto – ha affermato il dottor Monastero –. La Costituzione, con i suoi principi fondamentali, deve essere il faro che illumina la nostra esistenza. Inoltre dovete considerare il Tribunale come un luogo aperto, che vi accoglie a braccia aperte. L’omertà – ha concluso il magistrato – non vi deve riguardare».
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