• Vincenzo Spadafora – 
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza scrive per la prima edizione

    Cari ragazzi e ragazze di tutte le età – come simpaticamente avete scelto di definirvi – mi dispiace non aver potuto accogliere il vostro invito a partecipare all’appuntamento di oggi, 14 novembre, per impegni precedentemente presi. Ma vorrei vi arrivino comunque il mio grazie e il mio apprezzamento per quanto state facendo.
    Sono fondamentali questi momenti in cui riflettete, vi confrontate, prendete consapevolezza della società che volete, dei valori che dovrebbero contraddistinguerla, del tipo di relazioni che dovrebbero qualificarla.Il contrasto ala criminalità organizzata non può essere solo un’attività dello Stato che pure deve portarla avanti con determinazione, costanza e intelligenza – e oggi ne avete davanti degli autorevoli e credibili testimoni chesaluto cordialmente – ma richiede l’impegno anche di ciascuno di noi.
    Certo la mancanza di prospettive, la povertà di risorse e la differenza di opportunità che ci sono ne nostro Paese possono essere un ulteriore ostacolo alla costruzione della nuova società che vogliamo. E, in effetti, la presenza dello Stato in certi territori non può essere fatta solo di presidi delle forze dell’ordine quando poi, per esempio, le scuole cadono a pezzi, com’è successo ai ragazzi di San Luca che finalmente, in questo anno scolastico, hanno una struttura un pò più degna.
    Lo Stato deve fare molto di più per la formazione e la cultura, per offrire alternative affascinanti, convincenti e possibili per i suoi bambini e ragazzi.
    Questa, però, è una battaglia che ci interpella tutti, a tutti i livelli. Lo Stato e noi adulti pre primi, ma insieme a voi, ragazzi: c’è bisogno di voi che questi percorsi di legalità li state intraprendendo e potete essere esempi ed educatori privilegiati per i vostri coetanei!
    Le organizzazioni mafiose si fanno forza di inossidabili legami di relazione basati sulla sottomissione, la paura, la violenza, lo scambio.
    Solo con un’arma uguale e contraria possiamo pensare di contrastarle: costruendo, nelle nostre comunità, altrettanto forti legami fondati sul rispetto reciproco, su onestà, gratuità, solidarietà e fiducia, sulla libera volontà di partecipazione ala vita sociale, anche dei ragazzi e delle ragazze.
    Oggi siete venuti a conoscenza che esiste in Italia un’Autorità Garante che è nata per sostenervi e tutelarvi nei vostri diritti e nelle vostre aspirazioni.
    Sappiateci con voi nele vostre sfide, conquiste e difficoltà quotidiane. Comunicatecele, scriveteci fino a che non riusciremo finalmente a dotarci di un sito web.
    Saremo più forti insieme. Ma io sono convinto che nuovi venti di speranza soffiano già nelle vostre terre.

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