Scritto il 29 gennaio 2014 alle ore 18:15 da TrapaniOGGI
Il teatro “Cielo d’Alcamo” ha ospitato, ieri, la seconda edizione di “Vento di legalità-Liberi dal pizzo”, evento ideato e curato da Caterina Viola – funzionario nella pubblica amministrazione impegnata da anni nel volontariato – e realizzato in collaborazione con l’Osservatorio ‘Ndrangheta di Reggio Calabria, la Casa Memoria “Felicia e Peppino Impastato” di Cinisi, l’associazione Libera, la Confederazione nazionale “Misericordie d’Italia” e le Confraternite di Misericordia di Ariccia e di Alcamo. Alla manifestazione hanno partecipato, oltre al sindaco Sebastiano Bonventre, il presidente del Tribunale di Trapani Roberto Angelo De Simone, il Prefetto Leopoldo Falco, i vescovi di Trapani e Mazara del Vallo e, tra i relatori, Ottavio Sferlazza, procuratore aggiunto della Procura di Reggio Calabria, Marco Di Capua, vice-direttore vicario dell’Agenzia delle Entrate, Enzo Ciconte, docente universitario dell’Università dell’Aquila, Claudio La Camera, direttore dell’Osservatorio ‘Ndrangheta di Reggio Calabria e Filippo Cogliandro, chef imprenditore e ambasciatore antiracket per la ristorazione italiana nel mondo, e il presidente di Confindustria Trapani, Gregorio Bongiorno. Nel corso dell’incontro sono stati premiati gli elaborati degli alunni delle scuole partecipanti ed è avvenuta la consegna del “libro bianco” che raccoglie gli elaborati della I e della II edizione di “Vento di legalità”. Gli studenti, infatti, provenienti dalle scuole medie inferiori e superiori del territorio, sono stati invitati a redigere ricerche su un tema prestabilito tra i tre indicati da un apposito bando: estorsione e usura, corruzione nella pubblica amministrazione, evasione fiscale. Numerose le scuole che hanno partecipato alla selezione, 13 per la provincia di Trapani: l’Istituto superiore “Giuseppe Ferro”, l’Istituto superiore “Fazio Allmayer”, il Tecnico Commerciale e per Geometri “G. Caruso”, l’Istituto comprensivo “Navarra”, l’Istituto comprensivo “Bagolino”, l’Istituto comprensivo “Montessori”, l’Istituto comprensivo “Rocca” di Alcamo, l’Istituto comprensivo “Vivona” di Calatafimi, l’Istituto Superiore “R. D’Altavilla – V. Accardi” di Campobello di Mazara, l’Istituto comprensivo “Pascoli” e “Pirandello”, l’Istituto comprensivo “Pitré” – che ha vinto il primo premio – e “Manzoni”, l’Istituto Superiore “Piersanti Mattarella” e “D. Dolci” di Castellammare del Golfo, l’Istituto comprensivo “G. Mazzini” di Erice, il Liceo Classico “G. Pantaleo”, il Liceo Linguistico “P. Pino Puglisi”, l’Istituto Superiore di Scienze Umane “G. Gentile”, l’Istituto Superiore “M. Cipolla” di Castelvetrano, l’Istituto Superiore “S. Calvino” e “G.B. Amico” di Trapani. Sono state, inoltre, coinvolte, scolaresche provenienti dalle province di Palermo e Agrigento. “I giovani – ha commentato Caterina Viola – sono gli interlocutori privilegiati i punti di riferimento per impostare un sistema formativo che lotti contro l’arroganza dei centri di potere che usano apparati coercitivi collusi con le mafie. La loro formazione, in base alla comunicazione diretta delle esperienze di chi è impegnato sul fronte della legalità, è tra i più efficaci strumenti educativi”. “Vento di legalità” infatti, è stata l’occasione per far incontrare gli studenti con alcuni imprenditori che hanno denunziato il pizzo. GL’incontro del 28 è una sintesi culturale per un percorso condiviso di crescita culturale e di radicamento della legalità”.
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