• Incontro del 14 febbraio 2025 a Palazzo Chigi di Ariccia

    Per una società libera dalle mafie e da ogni forma di illegalità

    L’eredità di R.Livatino e l’importanza della memoria

     

    Nota redazionale

     

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    Il 14 febbraio scorso nella prestigiosa cornice di Palazzo Chigi di Ariccia, si è svolto un Incontro cui hanno partecipato ragazzi provenienti da diverse scuole di ogni ordine e grado dei castelli Romani.

    L’Incontro è stato organizzato da Caterina Viola nella sua duplice veste di fondatrice del movimento “Vento di legalità” e di referente del Presidio territoriale dei castelli Romani di “Libera”, Presidio intitolato a “Natale de Grazia”.

    Il tema dell’Incontro ha riguardato la diffusione della cultura della legalità per un contrasto contro le mafie e le varie forme di criminalità.

    Gli esiti dell’incontro sono stati straordinari per l’elevato numero di studenti partecipanti accompagnati dai loro docenti e dai Dirigenti delle rispettive scuole di provenienza.

    Sebbene la partecipazione dei ragazzi fosse stata limitata ad una rappresentanza di  non più di una decina (al massimo) di studenti per scuola di provenienza, in considerazione della necessità di non sovraccaricare troppo Palazzo Chigi, si è reso necessario utilizzare ben due sale dell’edificio: la sala grande, ove era disposto il tavolo dei relatori e un’altra sala, al piano superiore, collegata con schermo telematico  a quella prima ricordata.

    Numerosi sono stati anche i giornalisti presenti di varie testate e di varie agenzie giornalistiche che hanno fornito per i loro lettori un resoconto documentato dell’Incontro.

    Alcuni “lanci giornalistici” hanno colto appieno lo scopo e l’essenza dell’Incontro.

    In uno di questi, per fare un solo esempio, (dell’Agenzia “ADN Kronos”) ma se ne potrebbero citare molti altri, è stato anche ricordato che l’Incontro è frutto di un impegno costante.

    A tale riguardo l’ “ADN Kronos” ha  riportato una dichiarazione di Caterina Viola secondo cui il lavoro di preparazione nelle scuole è stato veramente impegnativo giacché – ha detto Caterina Viola- “”nelle scuole abbiamo elaborato insieme riflessioni sulle mafie nelle sue varie forme in cui agisce, come l’usura , il narcotraffico, l’ecomafie, e gli appalti truccati e altri aspetti criminali””.

    Essenza dell’Incontro, che è stata, peraltro, ben sottolineata dal Sindaco di Ariccia, intervenuto per un saluto ai partecipanti, con le dichiarazioni che seguono:

    (…)  “”la mafia non é solo un problema di alcune Regioni, ma è un fenomeno che ha radici profonde e si insinua in molteplice aspetti della società: essa si nutre di omertà di paura e di ignoranza; è per questo che la conoscenza è il primo passo per combatterla. Dobbiamo essere consapevoli delle sue modalità operative e delle conseguenze che essa porta. Dal lavoro della dottoressa Caterina Viola emerge un’attenzione particolare su come la mafia si insinua nella vita quotidiana delle persone, mostrando con chiarezza che non è solo una questione di criminalità, ma un attacco diretto ai valori fondamentali della dignità e della giustizia”” (,,,,)  

    Venendo ora alle attività svoltesi nel corso della giornata  in breve sintesi si riportano i momenti più significativi dell’Incontro.

    Caterina Viola ha dato il via ai lavori, sottolineando la grande importanza della presenza dei numerosi studenti presenti.

    “”Cominciamo questa giornata””, ha detto, “”sicuramente emozionante per tutti noi e per me in particolare. Sono presenti”” – ha proseguito – “”i ragazzi di varie scuole con i quali  abbiamo già  avuto modo di  dialogare  sul tema scottante della legalità. Perciò rivolgo il mio saluto e il mio grazie soprattutto ai ragazzi che sono i protagonisti di questa giornata””.

    Ha poi aggiunto: “”Questo Incontro è importante non solo per il luogo prestigioso in cui si svolge (Palazzo Chigi che è un esempio straordinario del barocco in Italia) ma anche perché è il coronamento per voi ragazzi delle scuole, presenti di un percorso che abbiamo iniziato da tempo (da quando è nato il nostro Presidio territoriale con competenze sui 17 Comuni dei Castelli).

    Il coronamento di un percorso basato su testimonianze e storie riguardanti il contrasto alle mafie e alla criminalità organizzata””.

    “”Queste testimonianze, ragazzi,”” ha aggiunto poi, “”ci hanno fatto conoscere come le mafie erano organizzate nel passato e ci hanno fatto capire come si sono sviluppate (evolute) nel tempo, perché, se vi ricordate, abbiamo parlato di come (e perché)  si sono diffuse  soprattutto dove c’è  maggiore ricchezza e maggiori  possibilità di fare affari illeciti. Oggi, ragazzi, il coronamento di questo percorso nasce (è costituito) dalla presenza in questa sala di persone (autorevoli) di grande competenza e grande prestigio””.

    Ha poi rivolto un ringraziamento per la loro presenza al Sindaco di Ariccia, che ha messo a disposizione Palazzo Chigi per l’Incontro e al Procuratore della Repubblica del Tribunale di Velletri, Giancarlo Amato, presente fra gli ospiti di prestigio: ha rivolto poi un ringraziamento ai Dirigenti e agli insegnati delle scuole che hanno accompagnato i ragazzi.

    Ha poi presentato i prestigiosi relatori dell’Incontro:

    • Elisabetta Garzo, Presidente del Tribunale di Napoli, prima donna che ha ricoperto una funzione così rilevante in quel Tribunale, da anni sotto scorta, giudice in procedimenti molto complessi, molti dei quali di stampo camorristico

     

    • Ottavio Sferlazza, già Procuratore della Repubblica di Palmi, anche lui sotto scorta, pubblico ministero in procedimenti rilevanti contro le mafie, fra cui il procedimento contro i mafiosi che giustiziarono così barbaramente, il Giudice Livatino

     

    • Gianpiero Cioffredi, responsabile regionale di “Libera”, conoscitore dei fenomeni mafiosi,

     

    Nel descrivere poi le modalità di svolgimento della giornata, ha messo in particolare evidenza che, dopo il completamento delle relazioni dei relatori, sarebbe stata la volta degli studenti i quali avrebbero potuto proporre ai relatori le loro curiosità e le loro domande per chiarimenti e approfondimenti.

    A tale riguardo ha esplicitamente detto :

    “”Al termine degli interventi, i relatori sono pronti a rispondere alle domande dei ragazzi. Ho saputo, infatti, da alcuni docenti che i ragazzi son in fibrillazione e desiderano partecipare al confronto””.

    Ed in effetti, lo stato di fibrillazione degli studenti presenti è stato veramente, per certi aspetti, sorprendente.

    Nella sala grande di Palazzo Chigi si è formata nel lato destro della sala, quello, per intenderci, usato per raggiungere meglio il palco con il tavolo dei relatori e la postazione dei microfoni, si è formata una lunga teoria di studenti, in attesa del loro turno per porre le loro domande.

    Il loro entusiasmo ha superato ogni aspettativa.

    Particolarmente spontanee sono state le loro domande, alcune delle quali hanno colpito per la loro semplicità ed immediatezza.

    Alcune ragazzine, probabilmente, di prima o seconda media, hanno, per esempio, richiesto alla Presidente Garzo: “”Lei si è mai pentita del lavoro di Magistrato che ha scelto?””

    Alla domanda, probabilmente ispirata dalla presenza in sala della scorta della Presidente, sotto protezione, per la particolare delicatezza e rischiosità del lavoro svolto nel contrasto alle mafie (nel caso della Presidente, la camorra) la Presidente, sorridendo, non si è sottratta.

    E così gli altri relatori dell’Incontro, per le domande loro rivolte, anche quelle più spiazzanti, ma empatiche per la loro freschezza.

    I lavori, interrotti per una breve pausa, sono stati ripresi per una più ristretta cerchia di partecipanti all ’IPSSAR “U. Tognazzi” di VELLETRI, dove sono stati affrontati e ulteriormente proseguiti i temi trattati durante la mattina a palazzo Chigi.

    Caterina Viola ha tenuto a sottolineare che “”la prosecuzione dell’Incontro al “Tognazzi” è stata voluta dalla Dirigente e dagli insegnanti che lo hanno voluto fortemente””.

    “”Incontro, per me””, ha concluso Caterina Viola, “”molto importante, perché mi trovo di fronte a tantissimi ragazzi che presto mi rivedranno nelle loro aule””.

    L’Incontro del 14 febbraio è stato, nel suo complesso, molto significativo perché è stata un’occasione per riflettere su fenomeni degradanti come la mafia e la criminalità nelle sue varie forme e per sensibilizzare e promuovere la cultura della legalità alla quale ciascuno di noi è tenuto a dedicare la propria attenzione perché la legalità costituisce il pilastro su cui si fonda una società che ama definirsi civile e che non teme di riconoscere i propri errori e le proprie manchevolezze.

     

     

    adnkronos

    Il link al comunicato stampa ADN Kronos

     

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