• “Riparte il Presidio dei Castelli Romani di Libera” – Un articolo di Emanuele Scigliuzzo sul periodico “Castelli Romani”

    Riparte il Presidio dei Castelli Romani di Libera

    Votata all’unanimità dalla platea presente, Caterina Viola è stata nominata nuova referente di uno dei presidi più grandi dell’associazione Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Tanti i giovani presenti all’incontro.

    Di Emanuele Scigliuzzo

    Con una votazione per alzata di mano, ottenendo totale consenso, venerdì sera Caterina Viola è stata nominata referente del Presidio dei Castelli Romani di Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie, intitolato a Natale De Grazia. Una votazione formale, ma necessaria, in un’organizzazione democratica e apartitica fondata nel 1995 e che da allora, con tenacia e costanza ha detto No alle mafie anche in modo propositivo. “Queste elezioni sono un momento formale perché lo prevede lo statuto –  ha detto Caterina Viola – è un momento importante in cui dobbiamo lavorare tutti insieme per portare avanti l’idea di legalità nel nostro territorio”. Davanti a una platea eterogenea per età, sesso ed estrazione sociale, la neo-referente ha voluto sottolineare l’importanza della presenza di tanti giovani, anche studenti: “Noi dobbiamo lavorare per loro, dobbiamo portare avanti le iniziative pensando di essere a loro supporto. Bisogna essere felici quando una persona più giovane ci supera perché porta nuovo slancio e dà continuità in quello che abbiamo fatto. Loro hanno delle potenzialità che neanche riusciamo a immaginare”. Caterina quindi, già referente del Presidio in passato e sempre impegnata con il suo movimento “Vento di Legalità” opererà come da traghettatrice verso le nuove generazioni fortemente coinvolte dai principi dell’associazione. Tra i primi impegni quello di riuscire a dare una sede al presidio, ma che sarà comunque itinerante tra i 17 comuni che fanno parte di questa comunità tra le più grandi a livello nazionale. “Faremo riunioni e costituiremo gruppi di lavoro incontrando tutti, perché vedersi e parlarsi è importante” ha sostenuto Caterina Viola nel suo intervento. La solennità del momento, è stata valorizzata anche dalla presenza del coordinatore provinciale di Roma Geatano Salvo: “Oggi riparte un percorso che dovrà saper capire i bisogni del territorio, perché il principio di legalità è anche giustizia sociale. Bisogna abbattere le disuguaglianze, far vedere che c’è sempre un’alternativa al malaffare e non si deve sottovalutare il problema delle mafie a Roma come si è fatto prima e dopo Mafia Capitale. Libera non può agire solo attraverso una manifestazione che si fa ogni tanto per portare avanti la memoria di persone come Natale De Grazia, o soffermarsi ad un concetto astratto di legalità, ma servono progetti concreti”. Il concetto che Gaetano Salvo ha voluto esprimere nel suo intervento è che Libera deve procedere su più fronti: lavorare affinché si riconosca le vittime della mafia anche prima del 1976; condurre attività che possano portare a cose tangibili. Ci si deve concentrare sui beni confiscati alla mafia che devono diventare luoghi di economia pulita e legale, da usare come case per studenti o per persone in difficoltà. Serve trasformare queste strutture in qualcosa di utile da mettere a disposizione della società. È necessario contrastare i gruppi criminali che fanno parte del territorio dei Castelli Romani perché la droga e il gioco d’azzardo per esempio, sono temi trasversali che vanno affrontati per evitare che possano alimentarsi ancora con nuove vittime. “Libera, ricorda ancora il coordinatore provinciale Gaetano Salvo, è prossima al 30esimo anniversario dalla fondazione e deve essere aperta anche alla collaborazione con altre associazioni come ANPI e tutti coloro che vogliono lavorare nel giusto. È necessario anche mettere la scuola al centro dei progetti, un luogo che oggi non si può pensare solo come punto per svolgere il programma didattico”. Il presidio di Libera dei Castelli Romani, che include come un’ampia comunità abbracciando numerosi comuni del nostro territorio, è ufficialmente ripartito con uno slancio non indifferente fatto da due elementi esplosivi: il trasporto della neo eletta coordinatrice; l’entusiasmo dei tesserati che lo animano.

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